Safeguarding Officer Libertas
Vittorio Rosati
Le norme di safeguarding introdotte dalla riforma dello sport rappresentano un passo cruciale per il miglioramento della sicurezza nello sport italiano e dal 31 agosto di quest’anno tutte le associazioni e società sportive dilettantistiche dovranno essersi adeguate in merito. Sebbene l’implementazione possa presentare sfide, i benefici a lungo termine superano di gran lunga le difficoltà iniziali. Creare un ambiente sportivo sicuro e inclusivo è essenziale per la crescita e lo sviluppo dello sport a tutti i livelli. Le ASD devono impegnarsi attivamente nel processo di safeguarding per garantire che tutti i partecipanti possano godere dei benefici dello sport in un ambiente protetto e rispettoso.
Cos’è il safeguarding?
Il safeguarding, o protezione, nello sport si riferisce all’insieme di politiche, procedure e pratiche messe in atto per prevenire e garantire la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti.
Perché è importante il safeguarding nello sport e i benefici
Il safeguarding è cruciale per creare un ambiente sportivo positivo e sicuro. Protegge gli atleti da potenziali danni fisici e psicologici, promuove la fiducia tra i membri della comunità sportiva e assicura che tutti abbiano l’opportunità di partecipare allo sport senza paura di abusi o discriminazioni.
Quali sono gli obblighi?
Prima fase
La prima fase introdotta dalla riforma riguarda gli enti di promozione sportiva tenuti dal momento dall’entrata in vigore della riforma (31 Agosto 2022) a pubblicare, entro 12 mesi, delle linee guida in merito a modelli organizzativi che le ASD devono poi implementare.
Ecco i nostri documenti:
https://www.libertasnazionale.it/regolamento-safeguarding-e-linee-guida
Seconda fase
La seconda fase, riguarda invece direttamente le ASD e le SSD che hanno due obblighi collegati
31/8/2024 le ASD e SSD debbano implementare i suddetti Modelli e Codici di condotta per la safeguarding per Insegnanti Tecnici, Dirigenti e chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività, conformi alle linee guida dell’ente al link suddetto
Le ASD devono adottare e implementare codici di condotta chiari che delineano le aspettative di comportamento per tutti i membri. Inoltre, devono essere istituite procedure efficaci per la segnalazione e la gestione di incidenti di abuso o maltrattamento.
Entro il 31/12/2024 (termine prorogato In data 28 giugno 2024 con delibera presidenziale n. 159/89 il CONI) I sodalizi devono nominare una figura che si occupi di controllare l’applicazione dei modelli e dei codici di condotta.
Questa figura, denominata “Responsabile per le politiche di safeguarding”, secondo la normativa deve:
- avere competenze necessarie specifiche
- operare in modo indipendente rispetto all’ASD o SSD
- essere coordinato con l’ufficio o la persona che si occupa di safeguarding nell’ente di affiliazione di riferimento.
Se queste scadenze non venissero rispettate è prevista una sanzione disciplinare e/o la perdita dello status di affiliato o la possibilità di diventarlo.
Implementazione delle nuove norme
Formazione e educazione
Un aspetto chiave dell’implementazione delle nuove norme è la formazione continua. Tutti i membri delle ASD, inclusi allenatori, dirigenti e volontari, devono partecipare a programmi di formazione sul safeguarding per essere consapevoli delle loro responsabilità e delle migliori pratiche.
Monitoraggio e valutazione
Le ASD devono stabilire meccanismi di monitoraggio e valutazione per garantire che le politiche di safeguarding siano effettivamente applicate. Questo può includere audit regolari, feedback dai partecipanti e revisioni periodiche delle procedure di sicurezza.
Per qualsiasi dubbio, necessità o segnalazione scrivere a:
safeguarding@libertasnazionale.it